La metodica del lifting con fili riassorbibili sta diventando sempre più popolare tra i pazienti, ma anche tra i medici. I vantaggi sono ambivalenti sia per il medico che per il paziente: per il paziente il vantaggio è di non essere invasiva, non creare cicatrici visto che non si praticano i tagli, il periodo di recupero è di pochi giorni e il risultato è durevole fino a 2 anni, la spesa il più delle volte è abbastanza democratica; mentre al medico offre la possibilità di trattare la forza di gravità e la ptosi tissutale che ne deriva, è veloce, efficace e praticabile in un ambulatorio attrezzato, senza avere bisogno di una sala operatoria.
Grande popolarità hanno conquistato i fili riassorbibili in acido polilattico e caprolattone. La loro composizione è molto interessante in quanto l’acido polilattico è un potente stimolatore della produzione del collagene, invece il caprolattone è un sistema di lento rilascio dei farmaci. In questo modo il rilascio dell’acido polilattico è lento e graduale e assicura una potente biostimolazione per un periodo di 1 anno. La costante produzione del collagene conferisce alla pelle un aspetto più tonico e luminoso e al risultato un vantaggio addizionale anche in termini della durata dell’effetto.
Inoltre, il range di tipologie di fili in acido polilattico e caprolattone è molto vasto, ci sono oltre 30 tipi di fili differenti per ogni tipo di pelle, area anatomica e grado di invecchiamento. In questo caso il trattamento di lifting non chirurgico è del tutto personalizzato e permette di ottenere il massimo del risultato per ogni paziente.
Questi fili esistono da oltre 20 anni, la loro storia e l’evoluzione sono un chiaro segno di affidabilità ed efficacia del prodotto.
Testa redatto dalla Dott.sa Irina Poleva